- Come tristemente e puntualmente ci ricorda il telegiornale, l’arrivo della bella stagione coincide con l’usuale aumento di casi di disidratazione -ossia una variazione negativa nel rapporto tra liquidi “assunti” e liquidi “persi”.E’ molto importante, quindi, imparare a mantenere il nostro organismo idratato -il che, come vedremo, significa molto più che semplicemente bere in abbondanza- al fine di:
- conservare il giusto rapporto tra dischi intervertebrali e vertebre;
- favorire l’eliminazione delle sostanze di rifiuto dell’organismo;
- lubrificare a dovere le articolazioni di tutti i distretti corporei;
- migliorare i processi chimici e fisiologici cellulari;
- accrescere lo sviluppo della massa muscolare magra;
- evitare mal di schiena e fastidiosi episodi di cervicalgia e mal di testa.
A questo proposito preme ricordare come “la giusta via stia nel mezzo” e quanto sia importante, quindi, non esagerare nell’attività opposta.
Ad esempio non eccedendo nel consumo d’acqua così da evitare fenomeni di ritenzione idrica, presenti sopratutto in alcune categorie “a rischio” -in particolare donne al di sopra dei 65 anni d’età.
Mantenersi idratati in queste calde giornate estive è una necessità nonché un modo per evitare tanti piccoli problemi quali mal di testa, stipsi, affaticamento e mal di schiena.
L’ideale, in questo senso, è bere all’incirca 6-8 grossi bicchieri d’acqua al giorno, distribuiti lungo il corso della 24 ore.
Queste quantità, però, devono essere accompagnate da una dieta equilibrata, leggera e ricca di nutrienti. Alcuni esempi:
- frutta di stagione quale anguria, melone, albicocche, pere, pesche;
- verdura fresca, ad esempio carote, fagiolini, insalata, melanzane, patate, piselli, pomodori e zucchine;
- yogurt magri e frullati di frutta.
Un ultimo consiglio, non dimentichiamo di approfittare del dopo-cena per goderci la fresca brezza della sera e “sgranchirci” le gambe con una piccola passeggiata.