Le nuove modalità di lavoro in ufficio conducono ad un nuovo approccio, rispetto alla visione classica e spesso stereotipata dello spazio di lavoro manageriale.
Difficile tracciare un volto univoco dell’ambiente direzionale, declinato in infinite modalità di utilizzo dello spazio. Alle interpretazioni classiche, si affiancano infatti gli approcci più innovativi .
Il ruolo del manager è ancora riconoscibile e ‘distinto’ (soprattutto ai maggiori livelli della gerarchia aziendale), ma i flussi di lavoro e le esigenze personalizzate dell’utenza portano alla rinuncia alla separazione rigida dello spazio e delle funzioni per una gestione integrata e marcatamente “orizzontale” dell’ambiente ufficio, come dimostrano recenti realizzazioni architettoniche e di interior design.
Il manager oggi è molto più “mobile” da tutti i punti di vista, presente ma in grado di connettersi ed entrare in una relazione più sociale e chiamato anche ad abitare lo spazio sia virtuale che fisico in maniera diversa, abbandonando i propri elementi e contesti di riferimento tradizionali.
La scrivania direzionale, da sempre simbolo metaforico e assoluto del “potere”, diventa il luogo della condivisione del lavoro, del confronto e del sapere con i propri collaboratori.
Le ultime tendenze di ricerca ed espressione nel campo del disegno industriale coniugano – fra approccio classico ed estrosità – le caratteristiche di eleganza esclusiva, ricercatezza dei materiali e massima integrazione con le tecnologie.
Tuttavia la scelta di presentarsi e accogliere il pubblico , e i propri dipendenti e collaboratori, con soluzioni di arredo rappresentative ed eleganti, con materiali e finiture innovativi, spesso personalizzabili, è più che mai sentita. Il primo impatto, all’entrata in azienda, è decisivo per esprimere i valori che la stessa intende trasmettere.


